Domina subito la Roma senza trovare l'artiglio che ferisce il rivale. Riprende vita e calcio il Milan nell'ultimo tratto del primo tempo quando si accende la luce di Leao e passa davanti con l'uncino di Pavlovic. Nella ripresa il successo risulta meritato per la sequenza di occasioni golose sprecate, in parte per il talento di Svilar. Leao è il vero eversore della serata anche se sbava il possibile 2 a 0. Nel finale sale in cattedra Maignan che para il rigore a Dybala e consente ai suoi di salire a 21 punti in compagnia dell'Inter, un punto dietro il Napoli. Alla lunga il miglior Milan della stagione, la Roma paga la sua discutibile mira.
Nemmeno il tempo di smaltire l'emozione per il ricordo commosso di Giovanni Galeone che la Roma diventa padrona del campo e del gioco mentre il Milan comincia a sbandare pericolosamente sotto i colpi inferti dagli attacchi di Dybala e Soulé. Sono loro gli ispiratori delle giocate più pericolose dando vita a una sequenza da ammutolire prima San Siro e da provocare poi l'inevitabile protesta del pubblico rivale. Nei primi 20 minuti la Roma si segnala per 7 tiri in porta a 0, con errori, lisci e distrazioni clamorose dei rossoneri che sembrano proprio allo sbando. Surclassati anche fisicamente alla quarta di fila senza i grandi assenti. De Winter ad esempio buca un pallone e Dybala, tutto solo, manda fuori la più golosa delle occasioni. Il supplizio per il Milan - che soffre sul fianco sinistro dura mezz'ora abbondante prima di trovare energie e risorse per presentarsi dalle parti di Svilar. L'interprete della rivolta è Leao, lanciato da un disimpegno di Ricci trasformato in un feroce contropiede: Ndicka non resiste allo strappo del portoghese e sull'assist Pavlovic chiude in gol a due passi. Sullo slancio, al culmine del blitz di Bartesaghi questa volta, Fofana ha la palletta del raddoppio: il suo destro sfiora il palo.
Dopo l'intervallo il Milan riparte come dalla fine della prima frazione alzando il ritmo, comandando il gioco e collezionando una striscia di occasioni golose. Leao è scatenato e diventa il protagonista di uno-due-tre-quattro affondi che consentono al Milan di meritare il secondo sigillo. Svilar è decisivo su Fofana e più tardi sullo stesso Rafa mentre il palo salva la Roma dopo la carambola (da angolo) sul corpo di Nkunku. Tocca a Hermoso tenere in vita la Roma salvando sulla linea la stoccata a colpo sicuro di Leao. Gasp corre ai ripari in due puntate: prima chiama alla ribalta Pellegrini più Bailey, poi Dovbik per dare al suo attacco il peso di cui c'è bisogno. Il pareggio della Roma sembra cosa fatta sullo sviluppo di una punizione dal limite di Pellegrini (Fofana in barriera alza il braccio fuori sagoma): dal dischetto Dybala (che poi nell'occasione avverte un problema muscolare) non inganna Maignan che parte dal lato giusto e devia in angolo il rigore. Il finale è un assalto all'arma bianca nell'area rossonera con tutta la Roma concentrata in attacco. Pavlovic svetta sul maggior numero di duelli aerei.

