Buen retiro Serie A: "pensioni" d'oro per vecchi big e pochi infortuni

Scritto il 19/12/2025
da Marcello Di Dio

Da noi 339 incidenti in meno rispetto alla Bundesliga, la serie con i maggiori traumi fisici: 1197

All'estero la guardano ormai come un torneo meno prestigioso degli anni passati. Ma la Serie A resta un «buen ritiro» di vecchi big che ha anche un numero minore di infortuni rispetto ad altri Top campionati europei. Insomma, quasi una sorta di turismo calcistico sanitario dove ora arrivano giocatori in là con l'età (tra questi il 40enne Modric, Pallone d'Oro 2018, e il 38enne Vardy eroe del Leicester vincitrice del titolo in Premier con Ranieri nel 2016). Secondo i dati emersi dal Men's European Football Injury Index 2024-25, il rapporto pubblicato dal broker assicurativo Howden, la Serie A ha registrato 858 infortuni durante l'ultima stagione. Siamo ben al di sotto della Bundesliga tedesca (1.197), che ha pure 72 gare in meno rispetto al torneo di casa nostra, e di Premier League inglese e Liga spagnola (957). Solo la Ligue 1 francese, un torneo di minore appeal rispetto al nostro, fa meglio di noi: appena 483.

Si gioca sempre di più e inevitabilmente aumentano - in maniera costante - i rischi di natura fisica e muscolare per i protagonisti. La Serie A, però, nonostante un aumento del 24 per cento di stop rispetto alla stagione 2023-24, paga un minore dazio agli infortuni. Che generano un impatto economico, distribuito in modo disomogeneo tra i club, di 103,1 milioni, circa 15 in meno della Liga e addirittura inferiore del 150 per cento alla Premier League (285,7). Dalla ricerca risulta poi che gli infortuni muscolari in A sono i più frequenti (318 casi) ma anche quelli con una gravità media limitata (15 giorni) e un costo medio relativamente contenuto (appena 0,08 milioni di euro). Chi rischia di più in Italia? I difensori, 307 ko, quasi il 36 per cento del totale.