Stretta del governo sugli sfratti che, allo scopo, avranno un'Authority ad hoc. Fratelli d'Italia ha messo a punto una proposta di legge per semplificare le procedure di allontanamento per gli affittuari morosi da almeno due mesi consecutivi, affinché possano tornare libere. A firma del senatore Paolo Marcheschi di Fratelli d'Italia, il progetto è stato depositato al Senato nello scorso luglio, anche se deve essere ancora assegnato in commissione. Poiché è allo studio del governo un decreto sull'emergenza abitativa, la pdl Marcheschi potrebbe rappresentare una buona occasione per riaprire il discorso e dare, così, maggiori garanzie ai proprietari.
Il testo, che si sviluppa su cinque articoli, punta a ridurre i contenziosi civili. In particolare, l'articolo 1 introduce una procedura amministrativa speciale che autorizza l'intervento dell'ufficiale giudiziario (in alternativa al procedimento previsto oggi dal Codice di procedura civile) e crea un'Authority ad hoc: l'Autorità per l'esecuzione degli sfratti, che farà capo al ministero della Giustizia.
La proposta prevede, poi, che dopo il mancato pagamento di almeno due canoni mensili consecutivi e la segnalazione del proprietario dell'immobile, l'inquilino abbia 15 giorni per saldare. Se non lo fa, il proprietario attiva l'Autorità per l'esecuzione degli sfratti che, valutati i documenti, dispone il rilascio (emette il titolo esecutivo) dell'immobile entro sette giorni da quando ha ricevuto l'istanza. Il provvedimento va eseguito entro trenta giorni da quando è stato emesso, prorogabili al massimo in 90 giorni. Allo sfratto l'inquilino può fare ricorso entro sette giorni dalla notifica del provvedimento, e in determinati casi. La misura presenta parziali deroghe o rinvii alla procedura se l'affittuario è in "comprovata difficoltà economica temporanea".
In particolare, è previsto un Fondo nazionale per l'emergenza abitativa che dia aiuti economici temporanei a chi ha un Isee inferiore a 12mila euro se la morosità è dovuta a licenziamento per crisi aziendale, malattia grave, separazione legale. In caso di inquilini con figli minori o familiari anziani, non autosufficienti o disabili - si legge nel testo della proposta - l'Autorità è tenuta a informare i servizi sociali (entro cinque giorni dalla prima comunicazione del proprietario) che poi possono segnalare la necessità di un rinvio dello sfratto di 90 giorni e agevolare un'abitazione alternativa temporanea, in collaborazione con il terzo settore o il Comune.
Se il proprietario dichiara il falso sulla morosità o avvia la procedura speciale per liberare un immobile "per scopi speculativi", è prevista una sanzione da 5.000 a 20mila euro e l'esclusione temporanea dall'accesso a benefici fiscali o agevolazioni pubbliche sulla casa. Sul tema, sono previste riunioni all'inizio della settimana, anche in vista del prossimo Consiglio dei ministri che si terrà mercoledì. Il dl "emergenze abitativa", al quale sta lavorando il ministero della Giustizia con il coinvolgimento di altri dicasteri, tra cui quello degli Interni, agisce soprattutto sulla fase dell'esecuzione rispetto alle norme già introdotte con il decreto Sicurezza. Con lo scopo, appunto, di superare lo stallo che si manifesta ancora in fase di esecuzione degli sfratti. È stato infatti, introdotto, tra l'altro, il reato di occupazione arbitraria (art. 634-bis del Codice penale) che prevede fino a sette anni di reclusione per chi occupa abusivamente l'abitazione altrui con l'attivazione automatica delle forze dell'ordine in caso di flagranza o di occupazione senza titolo dell'immobile.
Sfratti per morosità e occupazioni abusive, infatti, non sono solo una questione di ordine pubblico o di disagio sociale, ma rappresentano anche una bomba economica da oltre un miliardo di euro l'anno (vedi articolo a fianco). Garantire la certezza del diritto ai proprietari senza far venir meno la tutela dei più deboli diventa così prioritario.

