"Grave il silenzio di sindaco e sinistra su Hannoun: espulsione subito"

Scritto il 03/11/2025
da Redazione

Il leader anti-Israele ieri ha insultato il governo e sfidato il Daspo del questore

"È grave il silenzio del sindaco Sala e di tutta la sinistra sul comportamento di Hannoun (il leader anti-Israele che ieri ha insultato il governo e sfidato il Daspo del questore)". Così ha esordito ieri Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera. "Leggo che il leader islamico dei Pro-Pal Mohammad Hannoun sta riprovando a sfidare il Viminale, questa volta, parlando di pena di morte nei confronti dei filo-israeliani. Invocare la morte degli avversari o bollare come collaborazionisti giornali e cittadini non è resistenza è disumanizzazione e incitamento all'odio; ritengo che simili parole come riportate possano rientrare in fattispecie penalmente rilevanti quali l'istigazione a delinquere e l'apologia di delitto ai sensi dell'articolo 414 c.p. oltre alla propaganda e istigazione alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali etnici nazionali o religiosi previste dall'articolo 604-bis c.p. con la possibile applicazione delle aggravanti ex articolo 604-ter c.p. ove ricorrano i presupposti. La critica anche dura alle decisioni di un governo è legittima ma l'odio verso gli ebrei e verso Israele no e quando si supera il confine della libertà di espressione, entrando nell'area dell'istigazione alla violenza, la risposta deve essere ferma e nel perimetro della legge. Per questo esprimo solidarietà alla Comunità Ebraica e al mondo dell'informazione, rivendico la libertà di stampa e valuto la presentazione di un esposto alle Autorità competenti perché si verifichi se si profili un reato e in quel caso si adottino le misure necessarie a tutela dell'ordine pubblico e della dignità delle persone - ha argomentato De Corato - Chiedo a tutte le forze politiche e ai promotori di iniziative pubbliche di prendere distanze da slogan estremisti e messaggi d'odio. Milano e Sesto San Giovanni devono restare città di legalità e rispetto".