Il rave di Campogalliano, nell'ex fabbrica Bugatti nel Modenese, si è concluso con scontri tra agenti e partecipanti, quando questi ultimi hanno tentato di sfondare il cordone di polizia per evitare di essere controllati. Gli uomini delle forze dell'ordine hanno presidiato l'area fin dalla notte del 31 ottobre senza fare irruzione, ma monitorando la situazione per evitare degenerazioni. Fin dal mattino di ieri erano stati predisposti dei passaggi obbligati per vetture e pedoni per effettuare le verifiche del caso, in modo tale da procedere all'identificazione dei presenti, che si sono resi partecipi di un reato, e al sequestro della strumentazione.
Ma i partecipanti al rave non hanno gradito l'ipotesi ed è iniziato un fitto lancio di lacrimogeni, sassi e bottiglie contro gli agenti, che hanno risposto con cariche di alleggerimento. Alcune persone sono state fermate e caricate sulle volanti della polizia per essere portate in questura per procedere con l'identificazione. Nel pomeriggio, prima degli scontri, le forze dell'ordine hanno identificato circa 300 partecipanti all'evento, rilevato le targhe di circa 50 veicoli presenti nell'area ed effettuato un arresto per possesso di sostanze stupefacenti, con sequestro del materiale detenuto.
"Ci si sta organizzando per un presidio per fare pressione anche dall'esterno, occorre raggrupparsi e portare vestiti caldi, Maalox e acqua per la poggia", si legge nell'appello che è stato diramato nei momenti concitati degli scontri tra i partecipanti a rave e le forze dell'ordine. Questi messaggi sono rimbalzato sui profili social tradizionalmente legati al movimento antagonista, lo stesso che si mobilita quando ci sono tensioni nei cortei per la Palestina. Secondo gli stessi ci sarebbero stati episodi di convulsioni in alcuni soggetti, evidentemente "provati" dalla tre giorni di rave party. Ovviamente, la narrazione che si sta diffondendo nel sottobosco antagonista è che la "responsabilità" sia della polizia, in quanto, scrivono, "la celere avrebbe improvvisamente caricato i presenti appena superato il cordone, ferendo diverse persone".
La situazione si è comunque stabilizzata e al mattino le tensioni sono risultate già risolte. Non è però chiaro se ci siano persone barricate all'interno del capannone o se tutti siano stati fatti uscire. Secondo le stime, a partire dal 31 ottobre, all'interno c'erano circa 5mila soggetti. Stando alle notizie che provengono dalle chat antagoniste, non appena sono iniziati gli scontri, la maggior parte dei partecipanti è rientrato nella fabbrica. Si attende un'evoluzione nella giornata di oggi. Il rave è stato una sfida allo Stato, come si legge in alcuni comunicati che circolano clandestinamente, nello stesso luogo che 3 anni convinse il governo ad attuare il decreto anti-rave.

