AGI - Ha passato la sua prima notte in una cella del carcere di Montacuto, ad Ancona, Nazif Muslija, il cinquantenne rumeno, unico indagato per l'uccisione a colpi di un tubo da cantiere al viso e al torace, della moglie Sadijde.
Lo cercavano anche fuori dalle Marche, inseguito da un mandato di cattura internazionale; ieri pomeriggio, intorno alle 18, l'ha ritrovato il cane di un cacciatore in un bosco a Sant'Anna di Matelica, in provincia di Macerata, a 40 chilometri dalla casa di Via Garibaldi, nella frazione Pianello Vallesina di Monte Roberto (Ancona), dove è stato commesso il delitto.
Il cane l'ha fiutato, il cacciatore ha tagliato la corda che lo faceva penzolare da un albero e ha chiamato i soccorsi, i medici hanno fatto il resto, medicandolo e consentendo ai carabinieri di trasferirlo in carcere.
Da quanto si è appreso, proprio in quel bosco impervio aveva nascosto la sua Smart e si era creato un giaciglio, meditando il suicidio. Sara' sentito dal gip, ma ai miliari dell'Arma avrebbe ammesso di essere stato lui a uccidere Sadijde, il cui cadavere e' all'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette di Ancona in attesa dell'autopsia.

