AGI - "Non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, era senza forze, l'abbiamo dovuta portare via a forza di braccia perché non ce la faceva a camminare". Parla Rino Tramacere, il papà di Tatiana Tramacere, la 27enne studentessa di Psicologia, di Nardò (Lecce), resasi irreperibile dal 24 novembre scorso e ritrovata dai carabinieri dopo 11 giorni in casa del suo amico trentenne di origini rumene Dragos Ioan Gheromescu. "Perché fosse in quelle condizioni non lo sappiamo ancora - aggiunge Rino Tramacere - e questo, ormai, per noi non ha molta importanza perché mia figlia è tornata a casa dopo un lungo silenzio che ci ha distrutti. Non sapevamo più cosa pensare".
Tatiana era uscita da casa il pomeriggio del 24 novembre dicendo che sarebbe andata a Lecce a lavorare e da allora non è stata più rintracciabile, anche perché il suo telefonino risultava spento. Dragos, sentito dai carabinieri nella prima fase delle indagini, aveva dichiarato di non sapere nulla sulle sorti della ragazza, salvo confessare che era stata per undici giorni con lui, nella sua mansarda di via Raho, dopo che i carabinieri l'avevano trovata chiusa dentro un armadio.
L'allontanamento volontario e la confessione di Dragos
Lo stesso Dragos ha precisato che lui e Tatiana avevano deciso di comune accordo di stare insieme nella sua casa, spiegando che lo avrebbero fatto perché innamorati. Nei confronti di Dragos non è stata mossa alcuna contestazione da parte della Procura della Repubblica, che conferma la tesi dell'allontanamento volontario di Tatiana. "Sono felice che mia figlia sia tornata, è una gioia immensa - rimarca Rino Tramacere - e adesso ha estremo bisogno di essere protetta. Non parla, si è chiusa nel silenzio. Se ne sta nella sua stanza senza pronunciare parola, non vuole vedere nessuno. Quando accenniamo qualche domanda sul perché si è allontanata da casa e su cosa sia accaduto in quegli undici giorni di assenza, non risponde e si mette a piangere. Si nutre regolarmente e sta riprendendo peso, per fortuna".
Il crollo della madre
Gli undici giorni di tensione trascorsi senza notizie della ragazza hanno fiaccato anche Ornella, la madre che, come spiega Rino Tramacere, "ha avuto un crollo dopo la gioia di avere rivisto Tatiana e anche lei piange e parla poco". Rino Tramacere, non parla di Dragos. Pronuncia solo poche parole: "Non lo conosco. L'ho visto solo una volta per cinque minuti e non posso dire che persona sia, non posso davvero pronunciarmi. Sapevamo, invece, dei biglietti che Tatiana aveva acquistato per andare a Brescia dove avrebbe voluto rivedere i suoi vecchi compagni di studi, avendo iniziato lì il suo percorso universitario che ora prosegue a Lecce".
Tatiana, secondo notizie non smentite dagli inquirenti, potrebbe avere nutrito anche l'intenzione di rivedere un suo vecchio fidanzato, conosciuto ai tempi in cui studiava in Lombardia.
Le prove video e l'isolamento
I carabinieri hanno diffuso le immagini riprese da una telecamera di videosorveglianza che, sia pure non sufficientemente nitide, mostrano due persone, presumibilmente Dragos e Tatiana, entrare nell'abitazione del ragazzo la sera del 24 novembre scorso. Da quel giorno Tatiana non avrebbe mai lasciato il piccolo appartamento ricavato sul lastricato solare di una palazzina di via Raho, mentre Dragos sarebbe uscito e rientrato diverse volte, sempre da solo.

