I Savoia raddoppiano la battaglia sui gioielli della Corona, “ricorso alla Cedu”

Scritto il 20/11/2025
da agi

AGI - “I gioielli appartengono alla nostra famiglia, non allo Stato Italiano”. I (tenaci) Savoia non si arrendono. Anzi, raddoppiano. E ricorreranno anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) dopo aver impugnato davanti alla Corte d’appello di Roma la sentenza con cui nel maggio scorso il tribunale capitolino ha stabilito che il tesoro della Corona d’Italia è di proprietà dello Stato.

Emanuele Filiberto di Savoia “ha appreso con notevole stupore il provvedimento del 12 novembre scorso” con cui la stessa Corte d’appello ha rinviato “la causa per la discussione e la precisazione delle conclusioni al 26 gennaio 2028”, dichiara all’AGI l’avvocato di casa Savoia, Sergio Orlandi.

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia “sin da ora incarica il sottoscritto difensore per agire al fine di ricorrere presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”, annuncia il legale.

I gioielli contesi 

Da tempo gli eredi di Re Umberto chiedono la restituzione dei preziosi. Il contenzioso iniziò nel 2022, quando Vittorio Emanuele, Maria Pia, Maria Gabriella e Maria Beatrice di Savoia avviarono un’azione contro la Banca d’Italia, la Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia, a seguito di un primo rifiuto formale ricevuto nel 2021. Richiesta che è stata appunto respinta dal tribunale e su cui si è ora innescato il doppio ricorso ai giudici.

Il tesoro della Corona 

Nel tesoretto custodito a Roma – consegnato alla Banca d'Italia il 5 giugno 1946, tre giorni dopo il referendum costituzionale che portò alla nascita della Repubblica – ci sarebbero i cosiddetti gioielli di uso quotidiano per un totale di 6.732 brillanti e 2 mila perle di diverse misure montati su collier, orecchini, diademi e spille varie in un cofanetto a tre ripiani in pelle di colore nero, con una fodera in velluto azzurro. Beni stimati in circa 300 milioni di euro, oggetto di una battaglia legale ora in mano ai giudici di Roma e, presto, di Strasburgo.