Si chiamano Stefano Farronato e Alessandro Caputo e sono i due alpinisti dispersi in Nepal nel tentativo di scalare il monte Panbari (6.887 metri) sul massiccio dell'Himalaya: lo ha comunicato il Dipartimento del Turismo nepalese.
Cosa è successo
Secondo le informazioni diramate dai media locali, i due italiani sono rimasti bloccati al Campo 1 a causa delle forti nevicate: di loro non si hanno più notizie da sabato 1 novembre come ha spiegato il portavoce del dipartimento Himal Gautam. Il capo della spedizione, invece, ha ricevuto i soccorsi del caso grazie all'arrivo di un elicottero domenica 2 novembre al cambi base. Il maltempo dura da giorni a causa del ciclone Montha che dal Golfo del Bengala ha provocato forti piogge e nevicate in Nepal bloccando numerosi altri escursionisti.
La nota della Farnesina
"Da venerdì si sono persi i contatti con due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, impegnati in Nepal nella scalata del picco Panbari. I connazionali sono stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (a 5.000 metri). L'allarme è stato dato dal capo del gruppo, Valter Pellino, rimasto invece, a causa di un malore, al campo base", ha spiegato la Farnesina. La macchina dei soccorsi, aggiunge la nota, "si è immediatamente attivata, anche con elicotteri, che hanno sorvolato la zona anche questa mattina. Le ricerche proseguono incessantemente sebbene ostacolate dalle difficili condizioni meteo". Il Consolato generale onorario a Kathmandu, in stretto raccordo con l'Ambasciata d'Italia a Dehli e con la Farnesina "sta seguendo direttamente l'evoluzione della situazione mantenendo informati i familiari dei connazionali".
Il permesso per scalare
Secondo quanto riportato da Everestchronicle, i due alpinisti italiani avevano ottenuto il permesso di arrampicata "da Sherpa Alpine Trekking Service Pvt. Ltd. con il permesso numero 102", come ha dichiarato il Dipartimento del Turismo nepalese che "sta costantemente coordinando e facilitando le operazioni di ricerca e soccorso con le agenzie interessate e altre autorità". Secondo Sagar Pandey, il presidente della Nepal Trekking Agencies Association, oltre mille persone sono già state soccorse nell'ultima settimana. "La scarsa visibilità ha reso molto difficili i voli in elicottero. Ma il meteo è migliorato", ha concluso.
Il Panpari Himal, situato nella remota regione occidentale del Nepal, si scala meno di frequente anche perchè si trova in un tratto aspro dell'Himalaya che spesso è soggetto a condizioni meteorologiche imprevedibili. Secondo i numeri del Dipartimento del Turismo, sono più o meno 1.400 gli alpinisti di 79 Paesi diversi che possono scalare diverse vette nella stagione in corso.