La crisi tra Stati Uniti e Venezuela entra in una fase di forte escalation. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di non escludere la possibilità di un conflitto armato con Caracas, alimentando i timori di un confronto diretto in una delle aree più sensibili del continente americano.
In un’intervista telefonica a NBC News, Trump ha affermato senza esitazioni: "Non la escludo, no", rispondendo a una domanda sulla possibilità di una guerra con il Venezuela. Le parole arrivano in un contesto già segnato da una crescente pressione militare ed economica dell’amministrazione statunitense contro il governo del presidente venezuelano Nicolás Maduro.
Negli ultimi giorni, Washington ha ordinato un “blocco” delle petroliere soggette a sanzioni in arrivo e in partenza dal Venezuela, una misura che punta a colpire uno dei pilastri dell’economia del Paese sudamericano. Gli Stati Uniti hanno inoltre sequestrato una petroliera nelle acque vicine al Venezuela, rafforzando un messaggio di deterrenza che Trump non sembra intenzionato ad attenuare. "Se sono così sciocchi da continuare a navigare, finiranno in uno dei nostri porti", ha avvertito il presidente, lasciando intendere che nuovi sequestri sono imminenti.
Parallelamente, l’amministrazione Trump ha intensificato le operazioni di sicurezza marittima nella regione. I raid, che avrebbero causato oltre 100 morti, rappresentano un ulteriore fattore di destabilizzazione e aumentano il rischio di un’escalation militare. Alla domanda se queste azioni possano sfociare in un conflitto aperto, Trump ha risposto in modo evasivo: "Non ne discuto", salvo poi confermare che la guerra resta una possibilità concreta. Più ambigua, invece, la posizione sugli obiettivi politici finali degli Stati Uniti. Il presidente si è rifiutato di chiarire se Washington punti esplicitamente alla destituzione di Maduro, limitandosi a una frase carica di significato: "Lui sa esattamente cosa voglio. Lo sa meglio di chiunque altro".
Le dichiarazioni di Trump rischiano di acuire ulteriormente le tensioni con Caracas e di preoccupare la comunità internazionale, già allarmata dalle conseguenze umanitarie e geopolitiche di un possibile conflitto nella regione. Mentre il Venezuela denuncia una strategia di aggressione e strangolamento economico, gli Stati Uniti sembrano determinati a mantenere una linea dura, lasciando aperta – per ora – l’ipotesi più estrema: quella della guerra.