AGI - "Un'avventura di comune accordo. Tra noi c'è un forte sentimento reciproco che si è consolidato con la convivenza di fatto in questi giorni e che non mi ha fatto ben comprendere le conseguenze". Dragos Gheormescu intercettato dai cronisti a pochi metri dalla sua abitazione di Nardò rivendica così che alla base della scomparsa per 10 giorni di Tatiana Tramacere non vi è stata alcuna costrizione. Anzi, questa la versione del 30enne, tra i due c'è stata un'unità di intenti. Poi le scuse "ai parenti di Tatiana" e alla comunità del comune pugliese.
Lo stesso racconto, insomma, fornito ieri sera ai carabinieri dall'amico della giovane scomparsa poi ritrovata nella mansarda dell'appartamento di Gheormescu, e su cui gli stessi investigatori sono al lavoro per trovare conferme.
Anche se dagli elementi raccolti fino ad ora sembra delinearsi senza troppe sorprese lo scenario di un allontanamento volontario. Non ancora noti, invece, i motivi che hanno portato alla 'fuga' della ragazza.
Oltre 40 ore di filmati, la svolta nelle indagini
La svolta nelle indagini sul caso di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò resasi irreperibile il 24 novembre scorso e ritrovata ieri sera dai carabinieri nella casa del suo amico Dragos Ioan Gheormescu, è arrivata a seguito dell'esame accurato di oltre quaranta ore di registrazioni filmate da una telecamera di videosorveglianza che inquadrava l'uscio dell'abitazione del trentenne di origini rumene.
In particolare, le immagini catturate dall'obiettivo elettronico la sera del 24 novembre, mostrano due persone che entrano nella residenza di Dragos. Ma la qualità dei filmati non ha consentito ai carabinieri di risalire all'identità dei due.
Le ultime immagini di Tatiana insieme all'amico prima della scomparsa - esclusiva Tg1
Erano visibili solo le sagome di due individui, due ombre e nulla di più, ma da quel momento gli investigatori hanno tenuto sempre sotto stretta osservazione l'ingresso della casa di Dragos, rilevando unicamente l'uscita e l'entrata del trentenne. Presumendo che una delle due persone fosse Tatiana, ciò dimostrerebbe, secondo gli inquirenti, che la ragazza non avrebbe mai varcato la soglia della casa dalla sera del 24 novembre, rimanendo sempre nascosta al suo interno.
Ieri sera, il procuratore della Repubblica di Lecce, Giuseppe Capoccia, ha dato l'ordine ai carabinieri di perquisire l'abitazione. I militari vi hanno trovato Tatiana libera di circolare in casa e di uscire per strada, se avesse voluto farlo, secondo le ricostruzioni degli stessi inquirenti.
Il caso, quindi, per la Procura, è ormai ben delineato: si sarebbe trattato di un allontanamento volontario di Tatiana addebitabile a ragioni ancora non del tutto chiare.
La dichiarazione di Dragos Gheormescu
"Questa notte presso il comando dei carabinieri di Lecce - ha detto il 30enne ai cronisti - ho riferito integralmente tutti i fatti che riguardano la mia persona e in generale la scomparsa di Tatiana. In particolare confermo che il forte sentimento di affetto reciproco tra me e Tatiana, che si è consolidato con la convivenza di fatto in questi giorni, non mi ha fatto ben comprendere le conseguenze, anche di natura pubblica, derivanti da questa nostra avventura che ripeto era di comune accordo. Da parte mia ho voluto tutelare Tatiana nelle sue scelte personali di cambiare vita. Sono profondamente rammaricato - ha aggiunto - e anche alla luce della giornata di ieri e dell'intervento degli organi di polizia chiedo scusa ai genitori e ai parenti di Tatiana, ai militari dell'Arma intervenuti, ai magistrati e a tutta la comunità di Nardò e in particolare alla signora Teresa e ai suoi figli proprietari della casa dove vivo".
Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa dal 24 novembre, è stata trovata viva ieri dai carabinieri all’interno della mansarda della casa di Dragos Ioan Gheormescu, 30enne di origini rumene, suo amico. L’uomo risulta formalmente indagato per istigazione al suicidio nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa della giovane studentessa di Filosofia.